WRC | Ypres Rally, i consigli di Freddy Loix: “Neuville favorito”. Ma il belga di Hyundai smorza le attese
Come affrontare l'Ypres e chi è il favorito principale
Domani scatterà il fine settimana dell’ottavo appuntamento del WRC 2021, che per la prima volta fa tappa nel Belgio dell’Ypres Rally. La gara su asfalto presenta delle caratteristiche un po’ particolari ed abbastanza uniche, come vi avevamo illustrato nella nostra guida all’evento, ben conosciute da uno come Freddy Loix, pilota di casa che ha vinto ben undici edizioni di questo appuntamento.
Loix spiega l’Ypres Rally
Un record che porta il belga in testa all’albo d’oro e ne fa un esperto pressoché assoluto dell’Ypres, con venti partecipazioni all’attivo. Motivo per cui DirtFish ha chiesto al diretto interessato di commentare questa gara e di fornire i suoi personali consigli su come affrontarla. «Ypres è un evento molto specifico: le strade sono generalmente piuttosto strette e scivolose, ma la cosa che rende questa gara un po’ più complicata sono i molti diversi tipi di asfalto che puoi riscontrare in una prova speciale. Devi capire come cambia il grip, come leggere la superficie e intuire come sarà il meteo», ha spiegato il pilota oggi proprietario di una concessionaria Aston Martin a Bruxelles.
I tagli, uno degli aspetti fondamentali dell’Ypres Rally
Secondo Loix, tagliare le curve in questo evento rappresenta uno degli aspetti fondamentali per ottenere la vittoria, tant’è che gli stessi organizzatori difficilmente piazzano delle barriere ai lati della strada. «Ma devi sapere quali tagliare. Puoi andare molto in profondità in alcune curve, portando l’auto fuori strada e nell’affossamento e questo può darti una velocità incredibile in curva. Ma devi anche stare attento, tagliare l’angolo sbagliato, andare troppo lungo fuori strada e rischiare anche una foratura», sottolinea il belga, che rimarca la resistenza delle gomme attuali usate nel WRC (anche se negli ultimi appuntamenti le Pirelli hanno messo un po’ in croce qualche equipaggio), «ma bisogna comunque stare attenti. I tagli sono una parte davvero importante delle ricognizioni per gli equipaggi, specialmente per quei piloti che non sono mai stati qui prima d’ora [praticamente quasi tutti quelli di vertice, ndr]».
Perché non conviene partire per primi all’Ypres Rally
Altro aspetto fondamentale dell’Ypres Rally sarà il clima, con i rischi di piogge a rendere più complicato il tutto. «La previsione è che il tempo sia asciutto», spiega Loix. Poi, sull’ordine di partenza nella prima giornata della gara, ha spiegato: «La gente pensa che la posizione di partenza migliore sia la prima, per avere un tracciato più pulito. Quando gareggiavo e potevo scegliere il mio posto [un tempo l’Ypres era nell’ERC, dove era prevista la Qualifying Stage che dava diritto ai migliori nei tempi di potersi scegliere il piazzamento alla linea di partenza, ndr], prendevo sempre il secondo o il terzo o anche il quarto posto. Quando scatti per primo, ti ritrovi ancora un po’ di sporco e polvere dalle auto da ricognizione e questo non ti fornisce sempre la linea giusta. Un’auto o un paio di auto davanti a te ti aiuteranno a ripulire un po’ di quella sporcizia. Questo è molto importante nei punti di frenata, lì vuoi più grip possibile».
Neuville favorito principale: il punto di vista del pilota Hyundai
Loix conclude la sua disamina indicando il pilota di casa, Thierry Neuville, come favorito principale per la vittoria, anche in virtù della sua esperienza ad Ypres (sette partecipazioni ed una vittoria nel 2018). «Thierry deve essere il favorito per questo rally, sarebbe una cosa davvero logica. Ha più esperienza delle strade e delle PS ed è quello che ha già guidato la [World Rally Car] qui prima. L’intero evento è davvero importante per il rally belga, ma se potessimo avere anche un vincitore del luogo, questo sarebbe davvero speciale. Ma Ypres è un grande evento per il Belgio. L’organizzazione è così perfetta che tutti gli altri rally del Paese stanno seguendo quello che Club Superstage [gli organizzatori guidati da Alain Penasse, già team manager di Hyundai Motorsport, ndr] sta facendo qui».
Il pilota di Hyundai Motorsport ha voluto comunque ridimensionare le aspettative su di lui durante il consueto incontro con i media via streaming prima del rally. «Come sempre abbiamo buone possibilità per un bel risultato, ma in realtà non è niente di diverso da tutti gli altri rally […]. Penso che con cinque podi in sette gare e l’essere finiti in testa in Portogallo prima del ritiro, così come in Kenya, dimostri che siamo stati in gioco praticamente ovunque e dovrebbe essere lo stesso questo fine settimana. […] Non ci sono mai grandi differenze in nessuno di questi rally tra i piloti più veloci, quindi non vedo davvero perché qui il divario dovrebbe essere più grande del solito». Insomma, secondo Neuville anche ad Ypres la lotta sarà equilibrata, nonostante solo lui e il compagno di squadra Craig Breen conoscano ed hanno un’ottima esperienza della gara. Ma, se potrà «trarne beneficio» dalle sue precedenti partecipazioni, il belga ha riconosciuto comunque che potrebbe avere un certo vantaggio rispetto agli altri. Un po’ come lo stesso Breen, che però ha chiarito di non volersi addossare nessuna pressione eccessiva.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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